Quando i farmaci non fanno effetto per curare la nevralgia del trigemino o hanno determinato effetti collaterali importanti, si può ricorrere alla chirurgia percutanea.
Una delle tecniche più utilizzate è la termorizotomia trigeminale a radiofrequenza. Si tratta di una chirurgica percutanea, che viene eseguita attraverso l’inserimento di un ago-elettrodo.
Qual è lo scopo della termorizotomia trigeminale?
La termorizotomia trigeminale è una tecnica percutanea che determina un’ipoalgesia sufficiente al controllo della sintomatologia dolorosa trigeminale.
L’ipoalgesia è una lieve riduzione della sensibilità agli stimoli dolorosi nel territorio di innervazione della branca trigeminale interessata. L’ipoalgesia si ottiene attraverso una lesione termica che viene eseguita attraverso l’inserimento di un ago-elettrodo.
In cosa consiste la procedura?
La termorizotomia trigeminale viene eseguita in sala operatoria sotto visione radiologica e con monitoraggio neurofisiologico. Attraverso la cute della guancia si inserisce un ago-elettrodo, che va a raggiungere il ganglio di Gasser, ossia quella parte del nervo trigemino che fuoriesce dal tronco encefalico per poi suddividersi nel ramo oftalmico, in quello mascellare e in quello mandibolare. Attraverso l’ago-elettrodo si determina una lesione termica a radiofrequenza. Per individuare correttamente la branca trigeminale interessata nella patologia ci si avvale di un controllo radiologico intraoperatorio nonché di un monitoraggio neurofisiologico.
Se sei alla ricerca di uno specialista, rivolgiti al dottor Gerardo Serra responsabile del Centro di Terapia del Dolore dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Vr). Dal 2004 a oggi conta più di 1500 pazienti operati di termorizotomia del trigemino. Per maggiori informazioni puoi contattare il 349.2144717 o inviare una mail a gerardo.serra@libero.it
